FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, ha annunciato oggi l’istituzione della prima “Giornata mondiale di sensibilizzazione agli sprechi e alle perdite alimentari” (IDAFLW), indetta per il 29 Settembre 2020. L’occasione è stata l’evento di lancio di una nuova piattaforma online sviluppata per monitorare e supportare la riduzione delle perdite e sprechi alimentari: un portale che funge sia da archivio informativo per misurazioni, normative, esperienze ed esempi di modelli efficaci, sia come strumento per ospitare associazioni, enti governativi, istituti di ricerca ed aziende private attive nella lotta contro questo problema globale.
Proprio a testimonianza della funzione di facilitare il dialogo tra le parti, il lancio della piattaforma è stato effettuato dalla FAO tramite un convegno virtuale, come ormai obbligo in tempi di Covid, con centinaia di partecipanti attivi nella discussione. Tra gli invitati a tenere un suo intervento anche Alessio Miliani, direttore generale di Fertitecnica Colfiorito, azienda Umbra leader nel settore dei legumi secchi e cereali, partner di FAO ormai di lunga data.
I lavori sono stati aperti dal Direttore Generale della FAO Qu Dongyu, che ha esordito ricordando le parole di Papa Francesco, “Lo spreco di cibo è spreco di persone”, evidenziando come questo problema vada visto in tutte le sue conseguenze globali: “Sprecare il cibo significa sprecare risorse naturali limitate, aggravare l’impatto dei cambiamenti climatici e perdere l’opportunità di sfamare una popolazione che continuerà a crescere in futuro.”. FAO stima che il 14% di tutto il cibo del mondo finisca sprecato, per un valore di oltre 400 miliardi di dollari l’anno. Un costo che paghiamo anche in termini di emissioni di gas serra, se pensiamo che quella quantità di cibo equivale a circa 1,5 miliardi di tonnellate di CO2. Il capo della FAO ha quindi esortato gli interlocutori sia del pubblico che del privato a promuovere, intraprendere e ad alzare l’asticella sulle politiche, innovazioni e tecnologie per la riduzione del problema, così da preparare il terreno affinché la prima giornata mondiale di sensibilizzazione agli sprechi e alle perdite alimentari sia significativa e capace di avere un impatto concreto.
La piattaforma è stata presentata da Máximo Torero Cullen, capo economista di FAO, che ha mostrato come le informazioni, gli esempi, i corsi, i consigli e gli spazi di discussione della piattaforma possano essere interessanti per molteplici livelli di utente e problema da affrontare. Le perdite alimentari, ad esempio, sono un problema che riguarda più il lavoro nei campi e le fasi di trasporto; gli sprechi, invece, coinvolgono l’industria alimentare, i rivenditori e lo stesso consumatore finale.
“Per affrontare il problema – ha spiegato Miliani nel suo intervento – da azienda alimentare lavoriamo sia a monte che a valle. A monte, quindi dal lato della produzione, la nostra collaborazione e sensibilizzazione inizia sin dalla collaborazione con le aziende agricole per l’adozione di pratiche sostenibili. Investiamo continuamente in tecnologia per avere sistemi di selezione e pulizia delle materie prime sempre più precisi ed efficienti. Chiaramente, per garantire ai consumatori la massima qualità, non possiamo evitare che ci sia uno scarto: tuttavia, questo viene sempre riciclato grazie a collaborazioni di economia circolare. Quando è ancora adatto al consumo umano, ad esempio, viene usato da altri per la macinazione in farine, mentre negli altri casi viene destinato all’uso zootecnico.”
Il ruolo del privato non può limitarsi, però, a mettere a punto pratiche interne d’eccellenza, ma deve andare oltre: “Il lavoro a valle è quello che coinvolge il consumatore. Da un lato, lo aiutiamo ad avere prodotti che si conservino al meglio, in linea con l’attesa di qualità. Dall’altro, stiamo intraprendendo sempre più azioni di sensibilizzazione tramite i nostri canali di comunicazione. Ad esempio, stiamo attivando un piano di tutorial sui nostri social per educare i consumatori sugli usi alternativi degli ingredienti che gli avanzano, oppure modi creativi per usare in cucina gli avanzi del pasto o ancora dare una seconda vita agli imballaggi.”
Un approccio, quest’ultimo, particolarmente lodato dagli altri interlocutori. Assieme a Miliani, infatti, sono intervenuti Maura Barry, assistente amministratore aggiunto dell’Ufficio per la Resistenza e Sicurezza Alimentare dell’USAID (Agenzia degli Stati Uniti per lo sviluppo internazionale), Johan Swinnen, Direttore Generale dell’INFPRI (Istituto di Ricerca Internazionale sulle Politiche Alimentari), Lawrence Haddad, Direttore Esecutivo del GAIN (Alleanza globale per il miglioramento della nutrizione), Geeta Sethi, consulente e leader globale per i sistemi alimentari della Banca Mondiale; Betty Kibaara, Direttrice delle iniziative per l’alimentare della Fondazione Rockefeller, Lieke Verhofstad, Direttrice dello sviluppo di business sostenibili della Fondazione Rabobank, Judith Hitchman, Presidente di URGENCI, rete internazionale delle iniziative agricole cittadine.
Lo stimolo per una giornata contro gli sprechi è arrivato soprattutto dagli stati di San Marino e Andorra, che hanno giocato un ruolo chiave nell’organizzazione e che sono stati rappresentati, in questa giornata, da Luca Beccari, Ministro degli affari esteri, cooperazione economica internazionale e telecomunicazioni di San Marino, e da Maria Ubach Font, Ministro degli affari esteri of Andorra.