Si è svolto lo scorso 30 Luglio a Roma l’incontro tra i dirigenti dell’azienda umbra Fertitecnica Colfiorito e la più alta carica dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura, il Direttore Generale José Graziano da Silva. Da Silva ha lodato l’intraprendenza dell’impresa umbra, accogliendola come un partner strategico per il conseguimento degli SDG, gli “obiettivi di sviluppo sostenibile” (sustainable developement goals): in particolare l’obiettivo #zerohunger (#famezero) entro il 2030. Nel corso del dialogo, ha avuto modo di interessarsi alla storia delle origini dell’azienda ed ha accolto con entusiasmo le idee per gli sviluppi futuri.
La Fertitecnica Colfiorito è stata infatti la prima PMI italiana a siglare, nel 2017, un accordo di collaborazione con l’importante agenzia internazionale. Un riconoscimento prestigioso per un’azienda che, a dispetto della taglia, è leader italiano del mercato dei legumi secchi, cereali e semi.
L’incontro è stato anche l’occasione per consegnare al capo della FAO i primi frutti tangibili del progetto di cause related marketing (“marketing legato ad uno scopo”): delle confezioni di Quinoa Real biologica coltivata da piccoli produttori della Bolivia selezionati proprio dalla FAO. Il prodotto è già stato lanciato sul mercato in occasione della fiera Tuttofood a Milano, in presenza dell’ambasciatore Boliviano Carlos Aparicio Vedia, ed è già stato inserito nelle maggiori catene italiane.
“In questo modo – spiega Ivano Mattioni - forniamo un accesso al mercato a questi coltivatori, che nonostante l’alta qualità del prodotto si trovano spesso sotto la soglia della sussistenza, senza mezzi e conoscenze adeguate per crescere. Come noi siamo partiti da zero, crescendo assieme al territorio grazie alla rete che si è creata con il lavoro, così vogliamo supportare altre realtà. Inoltre, parte del ricavato della vendita sarà devoluto in progetti di crescita gestiti da FAO stessa, che potrebbero andare dal migliorare la formazione dei coltivatori a tutto ciò che può permettere un progresso stabile e duraturo.”
L’iniziativa ha fornito supporto ai piccoli coltivatori anche attraverso le visite e la consulenza dello stesso personale dell’azienda, favorendo lo scambio di conoscenze ed esperienze. Tutto ciò in linea con il mandato dell’accordo, che si propone di “contribuire all’eradicazione della fame, dell’insicurezza alimentare e della malnutrizione” e di “consentire sistemi agricoli e alimentari più inclusivi”.
“Il nostro è un piccolo passo – prosegue Alessio Miliani, direttore generale di Fertitecnica Colfiorito e regista dell’accordo - ma dimostra che si possono raggiungere risultati significativi in una cooperazione tra una grande organizzazione internazionale ed una media azienda. Vogliamo invitare proprio a rivolgere maggiore attenzione alle PMI, specie in Italia dove costituiscono il tessuto imprenditoriale nazionale. E’ chiaro che le grandi multinazionali hanno una forza in termini di risorse a cui non possiamo arrivare individualmente, ma è anche vero che numerosi “non-grandi”, unendo le loro forze, possono raggiungere risultati altrettanto significativi. Ringraziamo per questo i nostri referenti in FAO, che hanno creduto in questa collaborazione.”
“Questo per noi – conclude Ivano – è un altro passo nello sviluppo di quelle per che noi sono le Filiere di Valore, basate sul rapporto con le persone e mirate ad una crescita che sia benefica per tutti. Lo facciamo già da anni in Italia, con rapporti storici con centinaia di agricoltori e cooperative che ci consentono di avere costantemente il miglior prodotto, ma anche di contribuire a mantenere il presidio agricolo sui territori, stimolando l’occupazione, la biodiversità e lottando contro l’abbandono delle campagne.”